Castello, sec.XIII
Imponente, sontuoso, fiabesco. Sono i primi aggettivi che ci vengono in mente per descrivere il Castello dei Solaro.
Una maestosa fortezza dalle tante anime e dalle molteplici vite: da roccaforte medievale a residenza di villeggiatura. E ancora, ospedale per i poveri infermi e poi scuola e ritrovo cittadino, sino ad arrivare ai giorni nostri, che lo vede meta prediletta per indimenticabili ricevimenti nuziali.
Il Castello fu costruito intorno al 1200 per volere del Principe D’Acaja ed in breve tempo divenne un importantissimo avamposto volto a difendere i confini dal potente Marchesato di Saluzzo.
Un’origine militare che sopravvive ancora nella sua struttura, con il fossato che lo circonda e le due possenti torri (un tempo erano quattro) che dominano la scena dalle loro vette.
Nel 1400 il Castello passò nelle mani dei Conti Solaro, pian piano perse la sua funzione difensiva e si trasformò in residenza di villeggiatura. Fu soprattutto la figura della Contessa Eufrasia, ultima erede dei Solaro di Villanova, a render lustro al Castello, che ben presto divenne un vero e proprio salotto culturale di cui erano ospiti abituali personaggi come Silvio Pellico, che proprio in queste stanze dette pubblica lettura, in prima assoluta, de “Le mie prigioni”.
All’alba del Novecento, per volere dell’ultimo proprietario privato, Cavalier Cesare Vitale, il Castello cambiò ulteriormente destinazione trasformandosi in ospedale per i poveri infermi cronici nati nel comune o in quelli limitrofi.
Dagli anni Trenta e sino al 1985 il Castello dei Solaro venne messo a disposizione della comunità, diventando scuola e luogo di ritrovo cittadino.
L’ultima trasformazione, ad opera della famiglia Ronco, vede il Castello quale ineguagliabile location per un matrimonio da favola, grazie ai suoi lunghi corridoi, ai fregi, agli alti soffitti a cassettoni, alle sale affrescate e grazie al suo immenso parco (15.000 metri quadrati) circondato da un muro di cinta e popolato da tigli, abeti, pini e noci che si stagliano dal viale sino ad un incantevole laghetto artificiale.
