Residenza d'epoca, sec.XIV
Un intero borgo di pietra incastonato tra le montagne del Gran Sasso tutto per voi.
Non è un sogno ma la realtà di chi non si accontenta della solita location ma sceglie di celebrare il proprio matrimonio nel Sextantio Albergo Diffuso, un antico edificio situato nella piccola roccaforte medievale di S. Stefano di Sessanio.
Un borgo per lungo tempo abbandonato, la cui storia però è tutta un brulicare di pastori e mercanti allorché a governarlo fu l’illustre famiglia De’ Medici. Grazie alla loro influenza, infatti, Santo Stefano di Sessanio divenne un centro molto ricco ed importante, dedito all’allevamento delle pecore da lana, poi lavorata a Firenze e venduta in tutto il mondo.
In seguito all’unità d’Italia, con il lento scomparire della pratica della transumanza delle greggi verso i pascoli di Puglia e con il cambiamento della scena economica italiana, Santo Stefano va incontro all’inesorabile destino dell’abbandono che di fatto lo cristallizza nel tempo e ne preserva l’antica autenticità.
Sextantio è la declinazione naturale del progetto di recupero e di rivalutazione del territorio di Santo Stefano di Sessanio e si configura come progetto culturale declinato a 360 gradi in tutti i suoi aspetti: dalle camere agli allestimenti per le cerimonie, alle proposte culinarie.
Il matrimonio a Sextantio si svolge in diversi ambienti: la sala o la chiesa della cerimonia possono trovarsi all’interno del borgo o a pochi minuti di cammino; la piazzetta della Tisaneria e Botteghe che può ospitare aperitivi di benvenuto o dopocena con musica dal vivo; il suggestivo ristorante Locanda Sotto Gli Archi e la sua terrazza panoramica per buffet d’apertura e taglio della torta; il Cantinone, ideale per cene di benvenuto informali e dopocena con musica dal vivo.
Il ricevimento viene pensato nel rispetto dell’autenticità e del recupero delle tradizioni tipici del progetto Sextantio.
A cominciare dal menù, caratterizzato da proposte di prodotti locali, preparati con ricette tradizionali rivisitate con fantasia dallo chef.
Il servizio e la preparazione della sala, disposta su due piani e che può accomodare fino a 130 persone, esaltano i dettagli originali quali i tavoli antichi, il tovagliato della tradizione tessuto a telaio, la ceramica fatta a mano per piatti e bicchieri, le candele in cera d’api colate a mano brevetto Sextantio e tanti altri dettagli che faranno da cornice ad un evento unico e memorabile per tutti i partecipanti.
